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D. 05/12/2003 n. 112
-per 7,747 Meuro, dalla Legge 23 maggio 1997, n. 135, quale contributo a carico dello Stato di cui in premessa;
-per 2,448 Meuro da finanziamenti privati a carico della Salerno interporto S.p.a., come da delibera del consiglio di amministrazione della società stessa del 24 novembre 2003, n. 74;
- che la Salerno interporto S.p.a. ha espresso riserva di avanzare successivamente richiesta di finanziamento dei lotti di completamento, ai sensi della Legge n. 443/2001; D.C.I.P.E. 5-12-2003 N. 112 – Interporto di Battipaglia.
Delibera:
1. Approvazione progetto preliminare.
1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 e dell'art. 18, comma 6, del Decreto legislativo n. 190/2002 è approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto preliminare del «primo stralcio funzionale dell'interporto di Battipaglia», ed è riconosciuta la compatibilità ambientale dell'opera. È conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera.
1.2. Il soggetto aggiudicatore è individuato nella società «Salerno interporto S.p.a.».
1.3. Le prescrizioni citate al punto 1.1, cui è condizionata l'approvazione del suddetto progetto, sono riportate nella prima parte dell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. Le raccomandazioni sono riportate nella seconda parte del citato allegato: il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dar seguito a qualcuna delle suddette raccomandazioni, fornirà al riguardo puntuale motivazione nel progetto definitivo in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di sottoporre le proprie valutazioni a questo Comitato e di proporre, se del caso, misure alternative.
2. Proroga termine per l'aggiudicazione lavori. Il termine per l'affidamento dei lavori, in relazione alle procedure di ammissione al finanziamento a carico delle risorse della Legge n. 135/1997, è fissato improrogabilmente al 30 settembre 2005, data che appare ampiamente cautelativa rispetto alle indicazioni del cronoprogramma.
3. Clausole finali.
3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvederà ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare dell'intervento «primo stralcio funzionale dell'interporto di Battipaglia» approvato con la presente delibera.
3.2. In sede di esame del progetto definitivo, che dovrà essere approvato da questo Comitato ex art. 4 del Decreto legislativo n. 190/2002, il predetto Ministero provvederà alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni di cui all'allegato che, ai sensi del precedente punto 1.1, debbono essere recepite in detta fase progettuale. In particolare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti assicurerà che la commissione speciale VIA, di cui all'art. 20 del medesimo Decreto legislativo n. 190/2002 abbia proceduto alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni del provvedimento di compatibilità ambientale ai sensi del comma 4 della stessa norma. Detto Ministero provvederà altresì a verificare che, nelle fasi successive all'approvazione del progetto definitivo, vengano attuate le altre prescrizioni di cui al citato punto l.1.
3.3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvederà a svolgere le attività di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003. Roma, 5 dicembre 2003 Il Presidente delegato Tremonti Il segretario del CIPE Baldassarri Registrato alla Corte dei conti il 13 aprile 2004 Ufficio di controllo sui Ministeri economico-finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 42 D.C.I.P.E. 5-12-2003 N. 112 – Interporto di Battipaglia. Allegato Interporto di Battipaglia Raccomandazioni e prescrizioni Parte 1ª - Prescrizioni. Dovranno essere recepiti e sviluppati gli interventi di mitigazione, puntuali e di carattere generale, nonchè le opere di compensazione, così come proposti nello studio d'impatto ambientale ed integrati alla luce degli esiti della progettazione definitiva e di quanto oggetto delle presenti prescrizioni, dettagliando la localizzazione, la tipologia, le modalità di esecuzione e i costi analitici. Dovrà essere concordata con le autorità competenti la realizzazione di una campagna di indagine finalizzata alla determinazione della qualità dei suoli, con particolare riferimento alla possibile presenza di terreni inquinati riconducibili ad operazioni di stoccaggio abusivo di rifiuti operati negli anni passati. Nel caso di esito positivo della campagna, il proponente dovrà attivare le procedure per la caratterizzazione e la bonifica dell'area di cui al Decreto ministeriale n. 471/1999. Qualora, in futuro, nell'interporto dovessero movimentarsi sostanze e rifiuti pericolosi, il progetto dovrà adeguarsi ai disposti della normativa vigente in materia. Per quanto riguarda gli impatti sull'atmosfera derivanti dall'emissione di polveri e degli altri principali inquinanti (nelle fasi di cantiere e di esercizio) dovranno svilupparsi stime previsionali supportate dall'acquisizione/ elaborazione dei dati meteoclimatici significativamente utilizzabili, ricavabili dalla/e stazioni metereologica/che e dall'applicazione di criteri di calcolo in grado di rappresentare i più significativi fattori per la stima delle concentrazioni al suolo ed in atmosfera con riferimento alla normativa applicabile. Prevedere, per quanto riguarda il ripristino della vegetazione, l'impiego di specie appartenenti alla serie autoctone, prevedendo eventualmente la raccolta in loco di materiale per la propagazione (sementi, talee, ecc.) al fine di rispettare la diversità biologica (soprattutto in prossimità di aree protette) e la produzione di materiale vivaistico presso vivai specializzati che ne assicurino l'idoneità all'uso anche in condizioni ambientali difficili (terreni di riporto di scadente qualità, ecc.). Dovrà completarsi la valutazione del clima acustico ante operam con l'individuazione e la caratterizzazione delle sorgenti presenti (strade, ferrovia, atti- vità industriali, ecc.) ed integrare le attività di rilevamento fonometrico già svolte in ossequio alla normativa vigente. Le risultanze dello studio d'impatto relativamente alle componenti rumore vibrazioni dovranno essere aggiornate in base all'effettivo, modello di esercizio dell'interporto, dettagliatamente individuato, per definire compiutamente lo scenario delle emissioni sonore e di vibrazioni. Predisporre quanto necessario per adottare, entro la consegna dei lavori un sistema di gestione ambientale dei cantieri secondo i criteri di cui alla norma ISO 14001 o al Sistema EMAS (Regolamento CE 761/2001). Le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti in fase di costruzione, ed ai conseguenti condizionamenti delle attività di cantiere, dovranno trovare esplicita ed esaustiva menzione nei documenti progettuali relativi agli oneri contrattuali dell'appaltatore della costruzione dell'opera (capitolato d'oneri, capitolato speciale d'appalto, ecc.). Per la rimozione e lo smaltimento del capannone da demolire le cui coperture contengono fibre asbestose, si dovrà procedere alla redazione di un apposito progetto da presentare alle autorità competenti secondo i disposti normativi. Per lo smaltimento dei materiali di esubero dagli scavi, il progetto definitivo dovrà dettagliarne i quantitativi e le caratteristiche e definire un Piano di deposito temporaneo e di smaltimento, individuando le aree di stoccaggio definitivo. I pozzi previsti per l'approvvigionamento idrico dell'interporto, debitamente autorizzati e monitorati, dovranno essere realizzati prevedendo l'isolamento della testata al fine di impedire qualsiasi infiltrazione in falda anche in caso d'incidente di cantiere o di esercizio. Definire le opere destinate alla raccolta, convogliamento, stoccaggio e depurazione delle acque defluenti da strade, piazzali, coperture o comunque superfici impermeabilizzate, nonchè delle acque nere provenienti dagli edifici, attrezzature ed impianti. Dovrà esplicitarsi l'esame del rischio sismico, tenendo presente che, in base alla Deliberazione di giunta regionale n. 5447 del 7 novembre 2002 e successive modifiche e integrazioni il comune di Battipaglia in cui ricade l'opera è stato spostato dalla classe 3 alla classe 2, apportando le opportune/ necessarie modifiche/integrazioni al progetto. Il progetto illuminotecnico degli esterni dovrà conseguire il massimo contenimento possibile delle emissioni luminose, in particolare attraverso l'impiego di tecnologie e dispositivi di massima efficienza energetica e la scelta di soluzioni di schermatura atte ad evitare al massimo le dispersioni verso l'alto e verso l'intorno territoriale. D.C.I.P.E. 5-12-2003 N. 112 – Interporto di Battipaglia. Dovrà essere perseguita una elevata qualità architettonica dei manufatti edilizi e tecnologici curandone il disegno delle strutture, i rivestimenti, le cromie in modo da ottenere per l'intero complesso dell'impianto, specie per le parti visibili dall'esterno, un inserimento visuale unitario curato e composto. Analoga cura dovrà essere posta nel progetto per la riqualificazione e l'ammodernamento della Torre dei Ray, che dovrà essere volto alla massima valorizzazione del manufatto senza alterarne le peculiarità architettoniche e l'inserimento visuale, comprese le pavimentazioni in un intorno idoneo; Adottare sistemi di alimentazione elettrica esterna per i veicoli-frigoriferi in sosta e privilegiare l'impiego di veicoli e mezzi di movimentazione interna a propulsione elettrica e, per i mezzi con motore necessariamente a combustione, utilizzare mezzi che rispondano alla normativa vigente per i veicoli «nuovi di fabbrica», al momento dell'entrata in esercizio dell'interporto; prevedere inoltre l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili di insonorizzazione dei dispositivi motoristici e in genere meccanici fissi e mobili (condizionamento, pompe, gru, sollevatori, veicoli e macchinari operativi vari). Predisporre ed allegare al progetto definitivo un progetto di monitoraggio ambientale redatto secondo le linee guida predisposte dalla commissione speciale VIA. Prevedere e dettagliare, nel progetto definitivo, le opere e i dispositivi necessari per l'integrazione fisico-funzionale tra le due zone dell'interporto, in particolare per garantire una piena funzionalità e la circolazione interna dei mezzi, evitando peraltro in tal modo inutili interessamenti dalla viabilità esterna all'impianto. Realizzare una serie di indagini preliminari che comprendano ricognizioni di superficie, analisi di foto aeree, carotaggi e trincee di verifica al cui esito dovranno essere subordinati l'eventuale esecuzione di saggi e/o scavi stratigrafici conformemente alle prescrizioni della competente Soprintendenza per i beni archeologici. Parte 2° - Raccomandazioni.
1. Raccomandazioni generali: avvalersi dei supporto di competenze specialistiche qualificate, anche attraverso la definizione di specifici protocolli e/o convenzioni, ciò anche allo scopo di promuovere la costituzione di centri di ricerca e formazione, funzionali sia alla realizzazione dell'opera che all'ampliamento delle conoscenze scientifiche ed alla creazione di nuove professionalità nel settore; adoperarsi con diligenza per migliorare ed ottimizzare il previsto innesto della s.p. 195 sulla s.p. 30 (svincolo denominato «08» nel progetto definitivo predisposto dal commissario di Governo per l'emergenza rifiuti, bonifiche e tutela delle acque della regione Campania) e per la realizzazione di un breve by-pass stradale che consenta l'aggiramento dell'istituto agrario presente nei pressi dello svincolo di Eboli onde evitare l'incremento ulteriore degli attuali livelli di inquinamento acustico su tale ricettore sensibile; favorire, in fase di esercizio dell'interporto, l'instradamento dei mezzi pesanti, tramite apposizione di opportuna segnaletica, lungo la s.p. 195 e verso lo svincolo autostradale di Eboli, evitando interferenze sul clima acustico presso l'abitato di Battipaglia; eliminare la frammentazione dell'opera inglobando la parte sud di viale Spagna nell'ambito dell'interporto prevedendo la realizzazione di una nuova strada sul confine est per realizzare l'accesso all'interporto e servire gli opifici esistenti, come da planimetria allegata alla risposta alle integrazioni; di prestare particolare attenzione in ordine alla salvaguardia di alcune masserie (non vincolate) situate nell'area dell'interporto che potrebbero essere recuperate ed utilizzate per i servizi complementari all'interporto.
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Risorse idriche, Parchi, Cartografia, Paesaggio, Rifiuti, Zone protette
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Amministrazione, Catasto, Certificazione, Comuni, Concessioni,
Enti locali, Protezione civile, Università
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Agricoltura, Artigianato, Alberghi, Balneazione, Spettacolo, Turismo
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Energia, Energie Alternative
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Costruzioni, Edilizia, Strutture, Impianti, Lavori, Materiali, Opere pubbliche,
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